Samadhi

LA RETE TERRITORIALE

Nell’ambito delle azioni progettuali saranno costituite reti territoriali che vedranno protagonisti gli stakeholder pubblici e privati non profit nella realizzazione di Tavoli di lavoro coordinati dalla Prefettura.

Nella realizzazione degli incontri del Tavolo di lavoro sarà fondamentale l’apporto che gli enti del terzo settore attivi sul territorio nell’ambito dell’accoglienza, della presa in carico e dell’offerta di servizi rivolti alla cittadinanza immigrata possono dare.

Il tessuto associativo territoriale rappresenta infatti un bacino fondamentale e ampissimo di esperienze dirette e di informazioni, dal quale attingere nella costruzione di strategie territoriali per l’emersione e la presa in carico integrata delle vulnerabilità psico-sociali.

Il coinvolgimento della rete interistituzionale si basa sull’idea che la comunità locale deve condividere la volontà di andare oltre gli approcci dei minimi interventi, prevedendo l’accoglienza e l’integrazione della persona nel rispetto delle diversità e delle differenze con un approccio di rete multifocale.

Carretera Central ha ventennale esperienza nell’ambito della multiculturalità, opera in progetti di sviluppo locale, di formazione e aggiornamento, riduzione del danno, interventi di emersione a livello lavorativo, interventi di educativa territoriale, formazione professionale e animazione pedagogica con progetti sperimentali. 

È leader nella formazione e alta formazione ai quadri e dirigenti del non profit. Ha una specifica expertise nella gestione di reti e relazioni interistituzionali. 

Ha infine sviluppato un’ampia esperienza nella realizzazione e gestione di progetti di capacity building su tutto il territorio nazionale.

Da più di vent’anni opera sul territorio astigiano a favore di singoli, fasminigolilei e comunità coinvolte dal fenomeno della mobilità umana: immigrati stranieri, migranti interni italiani, rifugiati, profughi, apolidi e i richiedenti asilo, emigrati italiani, Rom, Sinti e nomadi.

È membro fondatore della “Rete Welcoming Asti” che raggruppa enti e associazioni del terzo settore con lo scopo di promuovere iniziative sociali e culturali legate ai temi della mobilità umana.

Collabora con l’Associazione romana “21 Luglio” nell’ottica del superamento delle baraccopoli di via Guerra.

OBIETTIVI DEL PROGETTO

Obiettivo generale del progetto è garantire un più elevato ed efficace livello di tutela della salute mentale degli immigrati in particolare di coloro che presenti all’interno dei CAS.

Nello specifico mira a:

  • Costruire un modello operativo per la gestione e la presa in carico del disagio psicologico degli immigrati, in particolare di quelli presenti nei CAS
  • Migliorare la capacità comunicativa dei servizi territoriali riguardo interculturalità
  • Rafforzare competenze degli operatori pubblici e privati per migliorare la risposta e la gestione iniziale del disagio psicologico
  • Supportare gli operatori negli interventi rivolti ai pazienti provenienti da Paesi terzi, in particolare di quelli presenti nei CAS

ATTIVITÀ PROGETTUALI

Rafforzamento della governance territoriale

  • Tavolo di lavoro per affrontare tematiche relative al fenomeno migratorio e alle vulnerabilità ad esso connesse
  • Attivazione di un servizio di mediazione a supporto degli enti pubblici territoriali
  • Incontri informativi e di scambio tra enti territoriali e mediatori

Rafforzamento delle competenze degli operatori del territorio

  • Analisi dei bisogni formativi
  • Percorso formativo rivolto agli operatori del pubblico
  • Percorso formativo rivolto agli operatori degli enti del terzo settore

Azioni di presa in carico delle vulnerabilità psico- sociali

  • Attivazione di un’equipe multidisciplinare per l’attivazione di percorsi di presa in carico
  • Attivazione di un Punto di Accesso ai Servizi
  • Iniziative sul territorio per il coinvolgimento del tessuto associativo

L’EQUIPE

Uno psicologo, un antropologo, un operatore sociale e un assistente sociale, con il supporto di mediatori linguistico-culturali.

Sperimenterà un’azione di presa in carico a supporto di 15 beneficiari con vulnerabilità psicosociali.

Fine ultimo sarà la modellizzazione di un intervento che, a partire dai Tavoli di lavoro, costruirà modalità di emersione e presa in carico delle vulnerabilità che coinvolga l’intera rete dei soggetti del territorio.