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LA RETE TERRITORIALE

Nell’ambito delle azioni progettuali saranno costituite reti territoriali che vedranno protagonisti gli stakeholder pubblici e privati del non profit nella realizzazione di incontri i Co-progettazione che avranno la finalità di costruite reti territoriali, formali e informali, che coinvolgeranno tutti gli enti, del pubblico e del privato sociale, che si occupano del fenomeno migratorio.

L’obiettivo degli incontri sarà la realizzazione di azioni coordinate sul territorio che avranno la finalità di creare un confronto aperto e alla pari tra i vari partecipanti, questo permetterà sia la conoscenza che la comprensione reciproca.

Gli incontri avranno lo scopo di tracciare modalità operative per il potenziamento della funzione informativa e di orientamento ai servizi da parte della rete territoriale che esiteranno nelle Linee di indirizzo sul potenziamento della funzione informativa e di orientamento ai servizi. A tal fine sarà fondamentale la partecipazione attiva della Questura che in raccordo con la Prefettura permetterà una migliore comunicazione delle informazioni e celerità negli interventi.

Il coinvolgimento della rete si basa sull’idea che la comunità locale deve condividere la volontà di andare oltre gli approcci dei minimi interventi, prevedendo l’accoglienza e l’integrazione della persona nel rispetto delle diversità e delle differenze con un approccio di rete multifocale.

Carretera Central ha ventennale esperienza nell’ambito della multiculturalità, opera in progetti di sviluppo locale, di formazione e aggiornamento, riduzione del danno, interventi di emersione a livello lavorativo, interventi di educativa territoriale, formazione professionale e animazione pedagogica con progetti sperimentali. 

È leader nella formazione e alta formazione ai quadri e dirigenti del non profit. Ha una specifica expertise nella gestione di reti e relazioni interistituzionali. 

Ha infine sviluppato un’ampia esperienza nella realizzazione e gestione di progetti di capacity building su tutto il territorio nazionale.

L’Associazione Brutia ETS nasce nel 1999 con l’intento di svolgere sull’intero territorio nazionale un servizio di solidarietà sociale nel campo della tutela dei minori e dell’infanzia abbandonata. Svolge, inoltre, servizi di supporto ai migranti e profughi che si trovano in difficoltà.

L’Associazione Brutia ETS si sta adoperando, anche in collaborazione con la Commissione per le Adozioni Internazionali, per l’individuazione di progetti finalizzati al miglioramento delle condizioni di vita dei minori e dei loro nuclei familiari e/o, comunque, a migliorare le condizioni di vita nei Paesi di provenienza dei minori in stato di abbandono.

OBIETTIVI DEL PROGETTO

Migliorare la governance territoriale attraverso il potenziamento di di servizi esistenti e l’attivazione di pratiche e servizi sperimentali.

Accrescere la capacità degli operatori e dei soggetti pubblici e privati di rispondere alle necessità della popolazione immigrata

Miglioramento del sistema di accoglienza integrazione

Rafforzare la governance e la capacità operativa della Prefettura, con un focus sul rafforzamento della capacità di progettazione degli stakeholder del territorio

Rendere efficiente la gestione e l’erogazione dei servizi della Prefettura e miglioramento della qualità della collaborazione con la Questura

Potenziare le competenze degli operatori coinvolti al fine di rafforzare le sinergie operative condivise

Rafforzare la capacità della Questura e della Prefettura di rispondere ai bisogni informativi della popolazione immigrata

ATTIVITÀ PROGETTUALI

Rafforzamento della governance territoriale

  • Realizzazione di Tavoli di Lavoro all’interno del CTI
  • Realizzazione di Incontri di Coprogettazione
  • Redazione del Documento di Proposta di Linee di Intervento condivise
  • Aggiornamento del PIT

Potenziamento della capacità di gestione dei servizi e ottimizzazione delle procedure

  • Potenziamento dello Sportello Unico per l’immigrazione e dell’Ufficio Cittadinanza
  • Miglioramento del raccordo con gli uffici della Questura
  • Supporto alla Prefettura nel monitoraggio dei CAS
  • Elaborazione vademecum per la rendicontazione delle spese

Rafforzamento delle competenze di tutti gli operatori

  • Rilevazione del fabbisogno formativo
  • Attivazione di un percorso formativo diviso per moduli rivolto agli operatori del pubblico e privato sociale
  • Realizzazione Laboratori di formazione con gli Enti Gestori CAS

Orientamento e facilitazione dell’accesso ai servizi

  • Attivazione del servizio sperimentale di mediazione presso gli uffici della Prefettura e della Questura
  • Questionario per la rilevazione del grado di informazione degli ospiti CAS
  • Percorso laboratoriale di orientamento agli ospiti dei CAS

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