Esprimiamo grande rincrescimento per il terribile incendio che questa notte ha colpito la tenuta confiscata alla mafia di Suvignano, bruciando 700 rotoballe di fieno e 250 quintali di seme di erba medica e trifoglio, oltre che una macchina operatrice, un rimorchio e un pick-up, fino a prospettare un danno economico dalle dimensioni davvero preoccupanti.
In questo momento riteniamo sia fondamentale affidarsi alle indagini – la Procura di Siena ha aperto un’inchiesta in merito – così da poter accertare rapidamente le cause dell’incendio. Come abbiamo sempre sostenuto e come ha ricordato nella conferenza stampa di pochi minuti fa l’Assessore Bugli, non possiamo lasciarci prendere dall’irrazionalità, ma neppure abbassare la guardia. Suvignano è un simbolo importantissimo per la lotta alla criminalità organizzata, sia perché è l’immagine tangibile della vulnerabilità del nostro territorio, una vulnerabilità che ci deve spronare a tenere sempre gli occhi ben aperti, sia perché è anche l’emblema concreto di come la collaborazione fra associazioni, società civile e istituzioni possa raggiungere obiettivi cruciali e persistenti attraverso la rigenerazione e il riutilizzo dei beni confiscati.
Noi continueremo nel nostro lavoro di lotta alle mafie e di educazione alla legalità indipendentemente dalle cause di questo incendio, auspicandoci però di conoscere il prima possibile ciò che è effettivamente accaduto questa notte a Suvignano.
Arci Toscana – Libera Toscana