Carretera Central firma un accordo con le Autorità boliviane e le Nazioni Unite
Un progetto di formazione professionale rivolto ai giovani boliviani della città di El Alto, di età compresa fra i 18 e i 24 anni, per favorire il loro inserimento lavorativo e prevenire fenomeni diffusi di disagio sociale. E’ questo l’oggetto dell’accordo quadro – dal titolo Il mio primo lavoro degno – Un’opportunità per la vita e il lavoro – che l’associazione senese di volontariato e cooperazione internazionale Carretera Central ha firmato nei giorni scorsi in Bolivia con il Ministero locale di lavoro, impiego e previsione sociale; il Governo Autonomo del Dipartimento di La Paz e del Municipio di El Alto e l’Undp (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo).
L’accordo, che segna un risultato molto importante per l’associazione senese, fa parte di un progetto nazionale più ampio, finanziato dalla Fondazione Mps e cofinanziato dal programma di riferimento multilaterale per la cooperazione internazionale Art/Undp, che coinvolge, tra gli altri soggetti, il Ministero di pianificazione allo sviluppo della Bolivia, il Ministero degli Affari esteri italiano, l’Arci provinciale di Siena e regionale Toscana, accanto ad altre associazioni impegnate nella cooperazione decentrata italiana.
Il progetto. L’accordo firmato punta a incrementare le possibilità di inserimento lavorativo dei giovani attraverso l’articolazione tra la domanda di lavoro da parte delle imprese e l’offerta di formazione tecnica. Nella prima fase, i percorsi professionali, riconosciuti dal Ministero di educazione, saranno rivolti ai settori di costruzione civile, metalmeccanica, tessile e lavorazione del legno, mentre se ne svilupperanno altri per una seconda fase. Il progetto prevede l’erogazione di una borsa di studio per i partecipanti, che coprirà vitto, spostamenti e asilo per i figli; orari flessibili, in modo che gli alunni abbiano la possibilità di lavorare; una formazione pratica in azienda e retribuita; un accompagnamento a lavoro; un appoggio psico-pedagogico e di orientamento durante il percorso; moduli di cultura generale e sostegno alla creazione di un’attività autonoma.
Gli obiettivi. Tra i risultati che il progetto punta a raggiungere, con una sinergia di forze e soggetti coinvolti, ci sono quelli di aprire a El Alto uno sportello di orientamento, reclutamento e informazione per i giovani cittadini; formare 200 giovani in lavorazione del legno, tessile, metalmeccanica e costruzioni; riconoscere, grazie alla collaborazione con il Ministero di educazione, altre due carriere tecniche a vantaggio di tutti i giovani boliviani, non solo dei cittadini di El Alto; realizzare uno scambio di know how con un percorso di studio nella sezione moda dell’Istituto “Cennino Cennini” di Colle di Val d’Elsa, aperto a un massimo di quattro giovani del corso di formazione tessile; sistematizzare i risultati e replicare il progetto in altre province del Dipartimento di La Paz.
La firma dell’accordo viene salutata con grande soddisfazione dal presidente di Carretera Central, Adriano Scarpelli. “Questo atto – commenta – chiude un lungo percorso che ha visto la nostra associazione svolgere un ruolo da protagonista nella definizione del progetto e nei rapporti con i soggetti coinvolti, grazie all’esperienza maturata sul tema della formazione professionale e della cooperazione internazionale, a Cuba e in altri Paesi dell’America Latina. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per raggiungere questo importante traguardo e, in particolare, Carmelita Breccione Mattucci, che ha seguito personalmente, in Bolivia, gli ultimi sviluppi e la firma dell’accordo. Adesso – aggiunge Scarpelli – il progetto entrerà nella fase operativa e il suo stato di avanzamento sarà al centro della conferenza internazionale prevista dall’accordo e in programma a Siena il prossimo 9 e 10 giugno. L’appuntamento coinvolgerà autorità nazionali, italiane e boliviane, rappresentanti dei Dipartimenti, dei Municipi boliviani e dell’UNDP, per presentare le linee strategiche di sviluppo del territorio e stabilire alleanze strategiche con gli attori della cooperazione decentrata interessati a sostenere iniziative simili in Bolivia”.